Allergia o intolleranza? Le differenze e come si diagnosticano

  • Autore: Licci Analisi Cliniche
  • 26 apr, 2023
alimenti che possono provocare allergie

Sono moltissime le persone che soffrono di allergie o intolleranze alimentari, e sono ancora di più le persone che considerano – erroneamente – questi due disturbi la stessa cosa.

In questo articolo potrai scoprire quali sono le differenze tra questi due disturbi, come vengono diagnosticati e trattati, quali alimenti ne provocano l’insorgenza e quali sono, nel dettaglio, i sintomi che causano.

Cosa sono le allergie alimentari

L’allergia alimentare è una reazione esagerata (e talvolta violenta) del sistema immunitario che viene scatenata in risposta a un antigene (detto “allergene”), il quale, percepito dall'organismo come un elemento estraneo e dunque come possibile fonte di minaccia, cerca in ogni modo di difendersi. In questi casi alcune proteine contenute negli alimenti vengono considerate erroneamente nocive dal sistema anticorpale, che, non avendo altre armi a sua disposizione, spinge l'organismo a rilasciare sostanze chimiche come l'istamina, la quale genera un'infiammazione.

Tale reazione allergica sproporzionata, che in situazioni estreme può comportare anche conseguenze molto serie per l'organismo, viene innescata proprio dall’alimento e dai suoi allergeni, e più nello specifico dalle proteine in esso contenute.

A differenza dell’intolleranza alimentare, l’allergia si manifesta subito dopo che avviene l’ingerimento dell’alimento “incriminato”. L'allergia è infatti paragonabile alla puntura di un insetto: gli effetti, come gonfiore e dolore, compaiono fin da subito. Le intolleranze possono invece manifestarsi in un lasso di tempo più lungo.

Gli alimenti che provocano allergia

La maggior parte delle allergie alimentari è provocata dai seguenti alimenti:

  • pesce;
  • crostacei;
  • molluschi;
  • frutta a guscio;
  • uova;
  • arachidi;
  • soia;
  • cereali contenenti glutine (grano, segale, orzo, avena, farro e kamut);
  • latte;
  • sedano;
  • senape;
  • lupini;
  • semi di sesamo;
  • anidride solforosa.

È bene sottolineare che qualsiasi cibo o allergene alimentare può causare una reazione allergica e che non è sempre facile capire se si ha un'allergia oppure un'intolleranza alimentare. In ogni caso, se si sospetta di avere un problema di questo tipo è sempre consigliabile parlarne subito con il proprio medico (o con un esperto di allergologia), che prescriverà sicuramente una serie di test diagnostici come l’esame del sangue e il prick test.

Le analisi: esame delle IgE e prick test

Per la diagnosi delle allergie alimentari si svolgono solitamente due tipologie di esami: le analisi del sangue e il prick test.

Per quanto riguarda i prelievi ematici il più attendibile è l'esame delle IgE, il quale misura la quantità totale di immunoglobuline E nel sangue e non un tipo specifico di IgE.

Il test in questione viene prescritto quando vi sono sintomi riconducibili alle allergie che, oltre a interessare pelle e apparato digerente, interessano anche il sistema respiratorio (difficoltà respiratoria o asma).

Il prick test rientra invece nella categoria di test cutanei. Si tratta di un esame che dev’essere eseguito da uno specialista, in quanto non è semplice interpretarne il risultato. È infatti necessario tenere di conto di molti fattori, come:

  • l'anamnesi dei sintomi;
  • il decorso dell'allergia;
  • la presenza in famiglia di allergie;
  • la tipologia di trattamento adoperata fino a quel momento.
  • Il prick test serve, in ogni caso, a individuare l'allergene sospetto o a scartarne l'esistenza.

A chi vi si sottopone viene spesso richiesto, inoltre, di trascrivere su un diario tutti gli alimenti consumati nell'arco della giornata e di menzionare i sintomi che provocano; anche questi elementi, così come quelli succitati, permettono di effettuare una diagnosi precisa.

Cosa sono le intolleranze alimentari

Le intolleranze alimentari sono completamente diverse dalle allergie. In questo caso infatti il sistema immunitario non viene coinvolto e di conseguenza non si scatena una risposta immunitaria, come accade invece per le allergie.

Si parla di intolleranza quando il metabolismo sviluppa, per l’appunto, la totale incapacità di tollerare un determinato alimento, e quando ciò avviene l'organismo si ribella non riuscendo a digerirlo adeguatamente.

L'intolleranza alimentare è pertanto a tutti gli effetti una reazione tossica dell'organismo, la quale:

  • non coinvolge il sistema immunitario;
  • dipende molto anche dalla quantità assunta di un particolare alimento (a differenza dell’allergia).

Anche se le intolleranze alimentari influiscono negativamente sulla qualità della vita di una persona non la mettono in pericolo (specialmente nel breve termine) come accade con le allergie.

Breath test

Tra gli esami recentemente introdotti per la diagnosi delle intolleranze alimentari, e in particolare dell’intolleranza al lattosio, c’è il breath test, conosciuto anche come il test del respiro. Il paziente che si sottopone a questo esame, in seguito alla somministrazione di una dose di lattosio, deve respirare all'interno di un tubicino. Trascorso un lasso di tempo di circa 3 ore, a seconda del picco di idrogeno segnalato dalla prova verrà indicata l'esistenza o meno dell'intolleranza al lattosio.

Dopo aver analizzato l’esito di questo esame e dopo aver fatto tutte le valutazioni del caso lo specialista strutturerà un piano di cura adeguato a salvaguardare la salute e il benessere del paziente.

Le intolleranze più comuni

Le due sostanze che causano le più comuni intolleranze alimentari sono il lattosio (lo zucchero presente all’interno del latte) e il glutine. Le persone intolleranti al lattosio presentano una carenza di lattasi, ovvero l'enzima digestivo che scompone lo zucchero del latte, pertanto il loro organismo non è in grado di scomporre il lattosio e lo trasporta direttamente nell'intestino crasso, dove viene fermentato dai batteri; per tale ragione questa intolleranza si manifesta spesso con dolori addominali e intestinali, senso di stanchezza, meteorismo eccessivo e frequenti episodi di diarrea.

Altra sostanza che può causare un’intolleranza alimentare è il glutine, ovvero la proteina presente all’interno di alcuni cereali come il grano, il farro e l’orzo.

Comunemente chiamata “celiachia”, l’intolleranza al glutine è una patologia sempre più frequente, specialmente nei bambini, e che porta con sé il pericolo di una disfunzione intestinale permanente. L’assunzione del glutine, contenuto in molti alimenti di consumo comune e quotidiano come pasta, farine, pane e biscotti, provoca nelle persone celiache un danneggiamento del rivestimento dell'intestino e una riduzione della capacità di assorbimento dei principali nutrienti contenuti nel cibo, come carboidrati, proteine e vitamine.

Autore: Lara De Crescenzo 31 gen, 2024

In questo articolo, ci immergeremo nel affascinante mondo del "Breath Test al Lattosio", un esame diagnostico eseguito con maestria nei nostri laboratori.

Il Breath Test al Lattosio:

Il Breath Test al Lattosio è un metodo non invasivo utilizzato per diagnosticare l'intolleranza al lattosio, un disturbo comune che colpisce la capacità del corpo di digerire questo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati. Presso Licci Analisi Cliniche, ci impegniamo a offrire ai nostri pazienti un approccio completo e preciso per identificare questa condizione.

Autore: Lara De Crescenzo 31 gen, 2024
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Autore: Licci Analisi Cliniche 26 apr, 2023
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